martedì 25 febbraio 2014

Forma di Governo

PARLAMENTO UNICO                                            Febbraio 2014




Le possibili occasioni per migliorare la struttura parlamentare italiana passano evidentemente attraverso leggi costituzionali di revisione (art.138).
Certe interpretazioni giuridiche hanno dimostrato che Camera e Senato non garantiscono talvolta in maniera opportuna le necessarie scritture, letture e riletture, verifiche e controlli degli atti legislativi; tuttavia queste procedure sono essenziali strumenti di governo democratico della forma repubblicana.
Se la prospettiva del Parlamento Unico (500 parlamentari con mandato elettorale a carattere nazionale) venisse presa in considerazione, allora sono convinto che sarebbe irrilevante bloccarsi di fronte a problemi di nomenclatura che impedirebbero la fusione delle due Camere.
Il risvolto auspicabile sarebbe decisamente indirizzato verso un’assemblea competente (distinta dal Parlamento Unico) che possa esprimersi nei processi di valutazione istituzionale in virtù di principi fondamentali: parlo chiaramente della Corte Costituzionale che attualmente è composta da 15 persone e che potrebbe essere trasformata in una Corte di Eccellenza Parlamentare costituita da 21 esegeti.
La differenza sarebbe determinata dalla nuova collocazione dei Senatori a vita/ex-Presidenti della Repubblica, ovvero 6 prestigiose ed illustri personalità che non partecipando più alle votazioni in Senato verrebbero rinominati Parlamentari Eccellenti della Consulta.  
La consuetudine del passaggio obbligato ad altre mani per le revisioni di rito e convalida giuridica resterebbe un’operazione qualificante, e nello stesso tempo l’iter parlamentare verrebbe migliorato in ragione di un comitato ristretto di garanzia già professionalmente accreditato.

Limite d'età per il Presidente della Repubblica e per i 21 Parlamentari della Consulta: minimo 50 anni e massimo 90 anni.

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